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Pinturicchio, Il.

Pseudonimo di Bernardino di Betto. Pittore italiano. Sulla sua prima formazione artistica non si conosce nulla. Tra le sue prime opere si ricordano due pannelli del 1473, La guarigione del paralitico e La liberazione del prigioniero (Perugia, Galleria Nazionale dell'Umbria), facenti parte di un ciclo sui miracoli di San Bernardino da Siena, a cui collaborò con Perugino. Insieme a lui eseguì fra il 1481 e il 1483 alcuni affreschi nella cappella Sistina a Roma: La fuga di Mosè in Egitto e Il battesimo di Cristo. Nel 1481 P. entrò a far parte della Corporazione dei Pittori di Perugia, eseguendo in questa città diverse opere fra cui l'affresco de La Madonna e il Bambino con angeli e cherubini, nel palazzo dei Priori. Conquistò presto grande popolarità come pittore di pannelli raffiguranti la Vergine e come ritrattista, oltre che come esecutore di vasti affreschi decorativi. In quest'ultimo campo in particolare ricevette continue richieste da parte di papi, cardinali e privati a Roma, Perugia, Siena. Notevoli gli affreschi murali della cappella Bufalini in Santa Maria in Aracoeli a Roma, Le storie di San Bernardino, eseguiti fra il 1485 e il 1490. Negli anni successivi decorò la volta di palazzo Colonna a Roma, ora conservata solo parzialmente, e alcune cappelle nella chiesa di Santa Maria del Popolo. Al 1492 risale la decorazione del coro del duomo di Orvieto. Fra il 1492 e il 1494 dipinse gli appartamenti Borgia in Vaticano, per papa Alessandro VI. Nel 1497 P. decorò la cappella degli Eroli nel duomo di Spoleto; nel 1500 la cappella Baglioni in Santa Maria Maggiore a Spello, che contiene anche un suo autoritratto; fra il 1502 e il 1507 la libreria Piccolomini nel duomo di Siena; nel 1509 il palazzo di Lorenzo il Magnifico a Siena, un affresco del quale, Il ritorno di Ulisse, si trova alla National Gallery a Londra. Fra le altre opere degli ultimi anni, una pala d'altare, l'Incoronazione della Vergine (Pinacoteca Vaticana), l'affresco i Quattro dottori della Chiesa (Roma, chiesa di Santa Maria del Popolo). Uno dei principali pittori dell'Umbria della fine del Quattrocento, P. conobbe direttamente, durante i lavori nella cappella Sistina, Sandro Botticelli, Domenico Ghirlandaio, Piero di Cosimo. La sua pittura è caratterizzata da un cromatismo vivace e da un tratto semplice e aggraziato, anche se spesso privo di espressività narrativa (Perugia 1454 - Siena 1513).
Il Pinturicchio: “Gesù fra i dottori” (Spello, S. Maria Maggiore)